Conversazioni con altre donne

Regia: Filippo Conz
Cast: Valentina Lodovini, Francesco Scianna

Trama

Tropea. Un uomo e una donna, entrambi quarantenni e divorziati, s’incontrano al matrimonio della sorella di lui, dove lei è una damigella della sposa, e l’attrazione appare subito irresistibile. I due si erano frequentati tanto tempo prima, ma è come se facessero nuova conoscenza, ed è evidente che la chimica fra di loro li spingerà a dare sfogo alla passione. Entrambi sono anche già sentimentalmente impegnati, e il loro vissuto personale ha un peso importante. Ma la bellezza della Calabria si rivela galeotta, e l’intensità del loro incontro è destinata ad esplodere come un fuoco di artificio, portando con sé la nostalgia del passato e il desiderio di riscrivere ognuno la propria storia.

Recensione

Allo split screen che dominava la versione americana, Conz preferisce una narrazione discontinua, affidata all’uso frequente del jump cut e alla confusione dei piani temporali: le suggestioni del presente e i ricordi del passato si intrecciano, si accavallano, si scambiano i ruoli, mentre i maliziosi scambi di battute tra i due si trasformano in dialoghi serrati. Il ritmo è sostenuto, le parole costruiscono un mondo parallelo, fluido, acquatico in cui i due protagonisti potrebbero essere chiunque o fare qualsiasi cosa: i volti sfumano l’uno nell’altro, la cinica spensieratezza fa spazio all’amarezza del rimpianto e la dolcezza del ricordo cede alla rabbia del rimorso. In mezzo esplode la passione e insieme la tristezza delle occasione perse, di ciò che non è stato e invece poteva essere, una girandola di immagini che si porta dentro un che di decadente e immensamente romantico. Un’opera struggente dove la regia fa scelte coraggiose e le porta avanti con precisione chirurgica, ma anche una grande maratona attoriale: Valentina Lodovini e Francesco Scianna giganteggiano, cannibalizzano la scena e non si sottraggono di un centimetro. Non era una sfida semplice reggere un intero film con la macchina da presa costantemente addosso e pronta a pedinarli, ma ci sono riusciti con una performance da veri funamboli, bravissimi a tenere sempre alta la tensione e a dare allo spettatore la sensazione di essere lì a quel banchetto nuziale, dentro le loro civetterie, i dolori e i rimorsi, a pensare che in fondo “se i vecchi tempi fossero belli la gente non li lascerebbe invecchiare”. L’opera prima di Filippo Conz si rivela un prezioso esercizio di regia, che se da un lato aspira a farsi manifesto dell’amor fou, dall’altro guarda alla grande lezione della Nouvelle Vague. Realistico, amaro malinconico: un vero flusso di coscienza sulle tracce dell’amore perduto, dove i piani del presente e quelli dei ricordi si confondono, smarginano e sfumano l’uno nell’altro. Straordinarie le prove attoriali di Valentina Lodovini e Francesco Scianna, completamente al servizio della storia.

Data

19 Ott. 2023
23 Ott. 2023

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Commedia romantica

Durata

82 minuti

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