I cieli di Alice

I cieli di Alice

Regia: Chloè Mazlo
Cast: A. Rohrwacher, W. Mouawad, I. Zighondi, M. Tannoury, J. Breidi

Trama

Anni ’50: la giovane Alice vive con la famiglia tra i monti della Svizzera, ma aspetta solo l’occasione per andare alla scoperta del mondo. Quando le viene offerto un lavoro come ragazza alla pari a

Beirut, in Libano, coglie subito l’occasione. Scopre così una città solare, vivace, libera e proiettata verso il futuro. Qui trova anche ben presto l’amore di Joseph, astrofisico gentile e ambizioso, assieme a lui costruisce la famiglia dei suoi sogni. Tutto ha il profumo della felicità. Ma una guerra civile arriva a cambiare il volto del paese tanto amato, e ogni equilibrio comincia a vacillare.

Recensione

Volto principale, di un film che in realtà mette in mostra un’attenzione corale per i tanti personaggi che lo attraversano, è quello di Alba Rohrwacher, che si conferma l’attrice dal profilo più complesso e interessante del nostro cinema e che spesso negli ultimi anni ha trovato ruoli più consoni al suo talento in giro per l’Europa. Qui recita, in francese, la parte di una donna che dell’Europa si fa emissario nel Libano outsider, mettendo al servizio di Mazlo quella sua innata alterità espressiva e quel coraggio che fa sembrare l’impresa eccezionale di Alice più facile di quanto sia in realtà. Mescolando gli inserti in stop motion, l’animazione e i fondali illustrati, la regista crea un film stravagante ma dallo sguardo diretto e tenero, che non si ripromette di usare le tecniche visive per rivelare, ma semplicemente per illuminare le cose della vita. E quindi le radici che legano a una famiglia lontana si sradicano dal pavimento, i bambini si acciuffano dalle cicogne in volo sopra al letto, e perfino la guerra è raccontata per immagini quasi infantili, come un angolo di strada conteso e la figura del cedro, simbolo del paese, intrappolato nel mezzo. Ad armonizzare lo stile visivo e a legare gli strappi della storia ci pensano le tinte pastello della splendida fotografia di Hélène Louvart. Prestigiosa e meritata compagnia per Mazlo, che nonostante sia al primo film ha saputo condensare una visione artistica eterogenea in un’opera emozionante e ambiziosa.

Data

15/09/2022
19/09/2022

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Drammatico

Durata

92 minuti

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