Il discorso perfetto

Regia: Laurent Tirard
Cast: B.Lavernhe, A.Picot, J.-M.Lahmi, L. Bateau

Trama

Adrien è un trentacinquenne romantico, depresso e ipocondriaco, da trentotto giorno ancor più sofferente perché la fidanzata, Sonia, ha messo “in pausa” la loro relazione fino a data da destinarsi. Si trova in questo stato penoso ad una noiosa cena di famiglia quando il fidanzato di sua sorella gli chiede il favore di tenere un discorso durante la cerimonia per il loro matrimonio. Angosciato alla sola idea, Adrien comincia così a produrre un lungo discorso mentale, in cui immagina quel che potrebbe dire, ricorda i traumi e i bei momenti passati, analizza la sua famiglia, la sua relazione e se stesso, in attesa che un messaggio di Sonia riaccenda in lui la speranza e la felicità.

Recensione

Il discorso perfetto, il nuovo film di L.Tirard, è una commedia che procede al ritmo del flusso di coscienza del suo protagonista, abbatte la quarta parete e offre una messa in scena scatenata e fantasiosa, attorno a temi universali come la famiglia, l’amore e il proprio posto nel mondo. Tratto dall’omonimo romanzo del noto fumettista francese Fabrice Caro, è un testo introspettivo, destrutturato e apparentemente intraducibile sullo schermo, Tirard, qui anche sceneggiatore, riesce a trasporlo in modo brillante, avvalendosi di un ottimo cast di attori. Monologhi davanti alla telecamera, conversazioni a tavola, voce fuori campo, flashback e proiezioni mentali si alternano fluidamente per restituire il caos che c’è nella testa di Adrien, mentre siede a cena con sua madre (Guilaine Londez), suo padre (Francois Morel), sua sorella Sophie (Julia Piaton) e suo cognato Ludo (Kyan Khojandi). Commedia d’autore per il grande pubblico, Il discorso perfetto sorprende per le sue trovate sceniche bizzarre: quella di attribuire a ciascun personaggio un interprete dell’ONU per mostrare il loro livello di incomunicabilità, ad esempio. Adrien è goffo, nevrotico, ipocondriaco, ha il cuore spezzato e pensa solo a se stesso; potrebbe risultare persino irritante, e invece siamo dalla sua parte perché è umano e sfacciatamente sincero nel mostrare le sue debolezze e piccole meschinità. Il tutto, percorso da una sottile malinconia, che dà spessore al racconto e nella quale è facile identificarsi.

Data

12/05/2022
16/05/2022

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Commedia

Durata

87 minuti

Categoria

Incluso in abbonamento