MIRACLE

Regia: Jang Hoon Lee
Cast: Jung-min Park, Sung-min Lee, Lee Soo-Kyung, Moon-Sung Jung, Iona

Trama

Anni Ottanta. Il giovane Joon-kyeong dimostra di avere un talento innato per la matematica e le scienze. Orfano di madre, è cresciuto in una famiglia povera e in un luogo decentrato di campagna, che è raggiungibile dall’esterno solo attraverso un binario di raccordo, assai pericoloso da attraversare a piedi. Il ragazzo viene aiutato dalla sorella maggiore Bo-kyeong, che rinuncia a tutto per provvedere a lui e al padre. Quando arriva l’età del liceo Joon-kyeong può dimostrare le proprie doti, anche se è visto dai compagni come un nerd con problemi di adattamento. Non da Ra-hee, però, che è attratta da Joon-kyeong e prova in ogni modo a fare breccia nel guscio invisibile che il ragazzo si è costruito attorno.

Recensione

Amori adolescenziali, tragedie famigliari e miracoli che rendono l’impossibile possibile ritornano, in un affresco mélo della vita nella provincia remota e dei sacrifici che questa comporta. Joon-kyeong cresce nel senso di colpa, convinto di aver causato solo tragedie e sofferenze e per questo di non essere amato dal padre. Le sue capacità intellettive divengono quindi le risorse per poter aiutare il prossimo, in una negazione di sé e della propria felicità che è tipica della morale ricorrente in molto cinema popolare sudcoreano. Intriso di neo- confucianesimo, Miracle non brilla certo per adesione allo spirito del tempo contemporaneo: basta soffermarsi sulle scelte compiute dai personaggi femminili per rendersene conto. La massima ambizione della sorella del protagonista è di provvedere alla famiglia e in particolare ai due maschi superstiti; quella della potenziale fidanzata, invece, è di essere la sua musa e sostenere, anche da remoto, gli sforzi di Joon-kyeong nel perseguire la propria carriera. Ma probabilmente questa etica retriva e patriarcale contribuisce  a contestualizzare il film in una bolla atemporale che riguarda lo spirito di corpo sudcoreano e l’elogio delle risorse inaspettate della povera gente, costretta dalle circostanze a sacrifici inimmaginabili per i cittadini privilegiati di Seoul. Il regista Lee non toglie mai il piede dall’acceleratore del sentimentalismo, indulgendo sui momenti più strappalacrime e sfruttando al massimo il toccante contrappunto della colonna sonora. Per lo spettatore è questione di arrendersi o meno allo strapotere del lato emotional e di sorvolare sulla semplicità disarmante del linguaggio cinematografico di Lee. Se si sta al gioco e si apprezzano le emozioni da sceneggiato, Miracle le garantisce in dosi ingenti, l’importante è non cercare di aspettarsi dal film equilibrio e sobrietà. Più che nei momenti mélo, è paradossalmente nel racconto collaterale di innamoramento adolescenziale, leggero e a tinte pastello, che emerge la capacità di messa in scena di Lee. In primis nella memorabile sequenza della visione di un VHS proibito e del (quasi) primo bacio tra Ra-hee e Joon- kyeong, che ricorda la tenerezza dei flashback spielberghiani. Al secondo film, Lee Jang- hoon insiste sui medesimi temi e li estende in un’opera più ambiziosa.

Data

14 Dic. 2023
18 Dic. 2023

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Commedia

Durata

117 minuti

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