MON CRIME

La colpevole sono io

Regia: François Ozon
Cast: N. Tereszkiewicz, R. Marder, I. Huppert, F. Luchini, D. Boon

Trama

Parigi, 1935. Madeleine Verdier, aspirante attrice convocata da un celebre produttore per un ruolo e poi aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità di Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria denunciando la misoginia della società e l’incompetenza della giustizia. Il tribunale diventa ‘teatro’ della sua performance. L’ingiustizia subita commuove l’opinione pubblico, il successo è immediato. Per Madeleine comincia una nuova vita, gli ingaggi piovono coi fiori e le proposte di matrimonio ma la vera colpevole bussa alla porta e reclama la sua parte…

Recensione

Questa volta François Ozon ritorna un po’ allo stile di Otto donne e un mistero con un’irresistibile via di mezzo tra un giallo e una commedia. Sempre a questo proposito, temi cari al regista come l’emancipazione femminile, l’amicizia, il gusto per la satira sociale e una buona dose di cinefilia trovano tutti un loro posto in Mon Crime, che si preannuncia irresistibilmente coinvolgente, ma senza rinunciare a una dovuta dose di impegno sociale e qualche chicca per i cinefili più appassionati. Il regista arriva così ad esiti estremamente comici ma senza comunque mettere in secondo piano gli argomenti più seri. La pièce de boulevard di Georges Berr e Louis Verneuil, scritta nel 1934 e aggiornata al 2023, ‘difende’ la necessità della violenza, qui estrema (l’omicidio come unico mezzo per proteggersi dagli uomini), e la riconquista del potere delle donne attraverso l’esercizio di questa violenza. L’aula di tribunale è un laboratorio di sperimentazione performativa per le protagoniste e per le loro interpreti che praticano la sorellanza e si divertono ad abbattere gli uomini e l’immagine che gli uomini hanno di loro. In questo gioco di ruoli, di inganni e di massacro, la tentazione di mettere in competizione gli interpreti è grande ma è più appropriato constatare l’inarrestabile effetto comico che producono insieme generando un miracolo: la verità dietro tanto trucco. Ancora una volta, Ozon fissa un punto di incontro tra un’attrice (senza tempo) e il suo personaggio. In Mon Crime, Isabelle Huppert, che sullo schermo sembra ringiovanire con gli anni, incarna un’attrice obsoleta che pretende di rivalizzare con due giovani primizie. Anche questo fa del film uno smagliante e divertito, manifesto femminista.

Data

21 Set. 2023
25 Set. 2023

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Giallo

Durata

102 minuti

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