Nowhere special

Una storia d'amore

Regia: Uberto Pasolini
Cast: J.Norton, D.Lamont, E.O’Higgins, V.O’Connor, S.McCuske

Trama

John è un trentaquattrenne gentile e silenzioso, che di mestiere fa il lavavetri, in giro per Belfast. La sua esistenza terrena è condannata ad esaurirsi a brevissimo termine, per colpa di un male incurabile. Nel poco tempo che gli rimane, John deve fare la cosa più importante della sua vita: trovare una famiglia per il suo bambino di quattro anni, Michael, visto che la madre li ha lasciati entrambi poco dopo la sua nascita. Mentre visitano le coppie disponibili e selezionate per l’adozione, John e Michael passano insieme la loro giornata, trasformando ogni gesto quotidiano in una memoria preziosa.

Recensione

Uberto Pasolini torna dunque sul luogo del trapasso: non è più l’immediatamente dopo, ma l’immediatamente prima, e la sua penna è ancora la stessa, sottile e precisa, perfettamente inchiostrata, tanto autoriale quanto accessibile, nell’approccio ad un genere, quello del dramma sentimentale, che pochissimi perseguono con tanta frontalità e tale discrezione. Ancora una volta, il film è in mano ad un interprete eccellente, James Norton, e alla nitidezza delle inquadrature, alla loro temporalità estranea alla frenesia della vita urbana, sgombra da tutto ciò che è disavanzo o orpello cinematografico. Tanto che l’immagine di apertura, con il protagonista che ripulisce con cura una grande vetrata, mondandola da tutto ciò che la offusca, si può leggere come una dichiarazione d’intenti, la ricerca (riuscita) di una verità della relazione padre-figlio che è al centro del racconto, di uno sguardo sul mondo non filtrato, in cui riflettersi per quello che si è, e leggere con trasparenza nelle vite degli altri. Colpito dalla cronaca vera di questa vicenda, Pasolini l’ha tradotta in immagini tanto semplici quanto eloquenti, che non conoscono la durezza del cinema dei Dardenne ma piuttosto una commovente sospensione e una malinconia, sottolineata dalla colonna sonora, che il regista non rifugge ma abbraccia, senza sentimentalismo. Sono le immagini mute di un adolescente con lo zaino in spalla che si allontana nello specchietto retrovisore, della candelina di compleanno in più che Micheal mette nella mano di John, della casa degli specchi del lunapark che restituisce le loro figure deformate, con Michael alto alto e John più piccolo, per sempre troppo giovane. Piccole grandi idee di scrittura visiva che trascendono il realismo senza negarlo e mettono in poesia la crudeltà dell’esistenza. In altre parole: il padre deve imparare a morire, il bambino a vivere. Lo fanno tenendosi per mano nell’attraversare la strada, quella che porta a scuola ma anche quella che porta all’addio.

Data

31/03/2022
04/04/2022

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Drammatico

Durata

96 minuti

Categoria

Incluso in abbonamento