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Regia: Nicola Conversa
Cast: T. Cassissa, G. Francesconi, F. Centorame, K. Follesa

Trama

Mancano 135 giorni all’esame di maturità ma Marco Martinelli, a differenza della madre, non sembra preoccuparsene malgrado abbia tre materie da recuperare. Una sera in un locale, dove si deve esibire il fratello Andrea che ha l’aspirazione di fare il cantante indie, conosce Giulia. Quando però poi le telefona, scopre che la ragazza gli ha dato il numero sbagliato. A rispondere è invece Aria, una ragazza che aveva già fatto l’esame di maturità l’anno prima e sul braccio ha tatuato la frase “un oggi alla volta”. I due decidono comunque di vedersi e si cominciano a frequentare. Tra una notte al museo di sera e le sfide ‘obbligo e verità’, scoprono di piacersi ogni giorno di più. Ma lei però nasconde un drammatico segreto.

Recensione

Un oggi alla volta” punta sulla semplicità, soprattutto nella parte brillante con gag come il vomito sul vestito da sposa, le corsi folle di Marco tra il pranzo dei 100 giorni e l’appuntamento con Aria, le caratterizzazioni della madre del protagonista e della professoressa Farini che risultano divertenti e anche piuttosto credibili. Per questo sa raccontare le paure, le crisi di panico ma anche i desideri dei protagonisti nel modo più diretto possibile. La semplicità in “Un oggi alla volta” non è sinonimo di banalità. Il film di Conversa mostra quello che gli viene chiesto, senza provare improbabili slanci autoriali e cercando di essere più aderente possibile alla vita di Marco e Aria. Forse si avverte lo scarto tra questa prima parte più comica e quella drammatica, non solo per il fatto che il film cambia tono ma perché, quando si filmano la paura e il dolore, c’è il rischio di caricare sia le scene-madri sia la recitazione degli attori. Però, anche se in qualche momento il film dà l’impressione di cercare la commozione a tutti i costi come nel discorso di Andrea oppure fa uscire troppo sbrigativamente dal film il padre di Aria interpretato da Cesare Bocci, mantiene comunque una sua bizzarra, vivace, leggerezza, evidente sia nella sequenza in ospedale e sia nel modo in cui vengono mostrati interni e stanze coloratissime che ribaltano la percezione grigia dei mélo terminali con giovani protagonisti. Quell’incrocio, 50 e 50, è il punto di svolta. Lo stesso punto di svolta di un film consapevole che è difficile trovare l’equilibrio giusto tra commedia e dramma ma riesce comunque a parlare sempre in prima persona anche grazie alle interpretazioni credibili sia di Ginevra Francesconi sia di Tommaso Cassissa che entra subito in sintonia con il personaggio di Marco e ricorda con qualche espressione proprio Nicolas Vaporidis alle prese con le sue “Notte prima degli esami”.

Data

Giovedì 05 Set.
Lunedì 09 Set.

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Drammatico

Durata

101 minuti

Fuori abbonamento

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