Coda - I segni del cuore

Regia: Sian Heder
Cast: E. Jones, T. Kotsuru, D.Durant, M. Matlin, E.Derbez

Trama

Ruby, una ragazza diciassettenne, è l’unica persona udente di una famiglia di persone sorde. Ogni mattina, prima di andare in classe, dove viene ignorata e presa in giro dalle altre studentesse, aiuta i genitori e il fratello a gestire l’attività di pesca ed è lei il referente principale per contrattare la vendita del pesce. Al tempo stesso ha una grande passione per il canto ed entra nel coro della scuola diretto dal maestro Bernardo Villalobos che con lei è molto severo, la rimprovera spesso per i suoi ritardi ma riconosce che ha un grande talento e cerca così di prepararla per l’audizione a una prestigiosa scuola. Ruby si trova ora a un bivio: seguire i propri sogni o continuare ad aiutare la sua famiglia?

Recensione

Il film che ha travolto ed emozionato l’America è la versione in lingua inglese, “potenziata” ma estremamente fedele del francese “La famiglia Bélier”. CODA è il coraggio di cambiare e guardare oltre i confini. Emilia Jones (Ruby) studia attentamente il linguaggio dei segni e va ad assorbire una cultura che si sente quasi alienata dalla società; un senso di spaesamento che affligge la sua condizione di adolescente, perché viene messa in discussione la posizione che deve ricoprire: di interprete e ancora di salvezza per l’intera famiglia, tra attività da portare avanti e far progredire e interazioni con gli abitanti della loro piccola ma dinamica realtà. Il contrasto fra doveri e sogni è funzionale alla vicenda, attraverso una scrittura delicata che naviga tra le righe di una comunità solida e determinata a farsi capire con un linguaggio espressivo al massimo. CODA, acronimo di “Child of Deaf Adults” letteramente “figlio di genitori sordi”, è un titolo efficace nell’esposizione e nella manifestazione di desideri importanti e da posizionare in primo piano, con gesti che si sovrappongono di continuo per diffondere un messaggio di appartenenza e di liberazione dai propri confini mentali. La regista Sian Heder, si limita a condurre i suoi interpreti tra dialoghi mirati ad approfondire ogni sfumatura dei componenti della famiglia Rossi e il loro background per potersi garantire il sostentamento necessario per non dipendere da nessun altro all’infuori di loro. Una realtà contenuta che dovrà espandersi parallelamente alla voglia di Ruby di far sentire la propria voce. Non serve una sceneggiatura accurata o aperta a molte riflessioni, ma un manipolo di attori convinti di riuscire a splendere attraverso l’obiettivo della cinepresa. La conduzione è eseguita con mano leggera, morbida, che sfiora i suoi protagonisti senza scuoterli violentemente nelle varie introduzioni degli atti. Da incorniciare ogni sequenza ambientata a casa di Ruby, con Emilia Jones, in perenne conflitto nel poter affermarsi come ragazza divenuta donna in una realtà in cui lei è già in un piano elevato rispetto al resto della sua famiglia. Le musiche condotte dall’acclamato Marius de Vries e i brani cantati dalla stessa Jones, contribuiscono a rafforzare una patina rosea che acquista molta più definizione verso la chiusura del film, quando i veri sentimenti sentono la necessità di emergere per poi distribuirsi sulla superficie di un palco fatto apposta per Ruby, dove può finalmente raccontare la sua storia, incentrata sull’apertura a più mondi che l’attendono nella post-adolescenza.

Data

05/05/2022
09/05/2022

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Drammatico

Durata

111 minuti

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Fuori abbonamento

Curiosità

Vincitore del premio Oscar 2022 come: miglior film, migliore attore non protagonista, migliore sceneggiatura non originale