KILLERS OF THE FLOWER MOON

Regia: Martin Scorsese
Cast: L. Di Caprio, R. De Niro, J. Plemons, L. Gladstone.

Trama

Siamo nei primi anni Venti del secolo scorso, in Oklahoma. Alla scoperta del petrolio nelle loro terre, i nativi Osage diventano ricchi e cominciano a comportarsi come tale: gioielli, automobili, servitù, figli all’Università. Questo non piace ai bianchi e, improvvisamente,  diventano  vittime, soprattutto le donne, di una serie di misteriosi e orrendi delitti. Un genocidio. I matrimoni con i bianchi sono strumento di violenza, manipolazione e morte. La lealtà non esiste e anche l’amore è irrilevante quando c’è di mezzo il denaro.

Recensione

Killers of the Flower Moon” è un film imponente, la storia di questo film si dipana gradualmente, seguendo il ritmo di una caccia spietata ma mai frenetica – la colonna sonora blues e rock di Robbie Robertson è quanto mai decisiva – come se ci fossero nascoste fisicamente delle trappole pronte a falciare animali inermi. Se in un primo momento si poteva pensare a un western, vedendo il film di Scorsese la sua collocazione sembrerebbe guardare al noir. Non è un caso perciò che uno dei colori predominanti in “Killers of the Flower Moon” sia il nero, un colore che assorbe la luce, che dà respiro al buio favorendo il branco di lupi pronto a fagocitare la terra pregna di sangue, depistando poi i segni di morte e del massacro compiuto. È un’opera silente sul male quella di Martin Scorsese, visceralmente statunitense per come guarda alla bandiera a stelle e strisce con la consapevolezza della sua natura, vile e conquistatrice. Perché questo film così imponente, ma di una grandezza assordante per quanto è distesa, mostra come la colonizzazione non giunge solo con la conquista fisica dei terreni, ma soprattutto tramite quella psicologica delle persone. Nel film la violenza avviene il più delle volte fuori campo, trovando spazio invece negli sguardi accoglienti ma mefistofelici di Ernest Burkhart e William Hale, due animali pronti a sbranare Mollie (Lily Gladstone), nativa Osage ricca di giacimenti di petrolio. Un contrasto di luce e ombra che delinea il rapporto tra i tre, dando vita a un mondo rigato da un espressionismo non visivo ma astratto, presente concettualmente nella costruzione della narrazione. Il regista con questo film tira ancora una volta le fila del passato della propria nazione, trovando nel volto imbastardito di Leonardo Di Caprio una perfetta testimonianza. Se De Niro incarna il volto di un Faust moderno, Di Caprio risponde alla figura dell’inetto, viscido come un serpente e pronto ad avvelenare il cuore pulsante e puro di una nazione. Una nazione che nella tragica persona di Mollie (favolosa!) vede una testimonianza reale della colpa di un intero popolo. Un personaggio che rappresenta il senso politico del film in quanto è IL testimone e perciò l’atto che implica una veridicità nelle immagini che vediamo. “Killers of the Flower Moon” è puro Cinema, che ribadisce come non ci siano film lunghi o film brevi, ma solo grandi film o opere minori. Se al termine dei fluviali 206 minuti senza vorticose accelerazioni di ritmo il tempo sembra essersi fermato, allora significa che ogni immagine mostrata era necessaria.

Data

01-02-2024
05-02-2024

Orario

- Giovedì: 17.00 - 21.00
- Lunedì: 17.00 - 21.00

Genere

Drammatico

Durata

206 minuti

Fuori abbonamento

Non incluso in abbonamento