L’IMPREVEDIBILE VIAGGIO DI HAROLD FRY

Regia: Hettie MacDonald
Cast: J. Broadbent, P. Wilton, E. Cave, L. Bassett, D. Frogson

Trama

Harold Fry è un uomo in là con gli anni, che trascorre una vita piatta e senza scosse con la moglie Maureen in una cittadina dell’Inghilterra. Un giorno riceve una lettera, una collega di vent’anni prima, gli annuncia che sta per morire a causa di un tumore e lo saluta. L’anziano le risponde con un banale biglietto e si avvia verso la vicina posta, ma arrivato lì decide di proseguire verso la successiva, e non si ferma più per mille chilometri. Decide infatti di andare a salutare di persona l’amica, illudendosi di farlo per prolungarle la vita. In realtà è più una fuga da tutto quanto c’è di irrisolto nella sua di vita.

Recensione

I temi affrontati dal film sono universali: il lutto, la perdita, il senso di colpa e la cura. Ma dentro questo film c’è anche tanta gioia. Harold, sorretto dalla grande interpretazione di Jim Broadbent, si rivela un eroe straordinario. Con il suo coraggioso salto nell’ignoto dimostra che è possibile guarire attraverso un atto di fede ed è possibile trovare lo straordinario nel quotidiano. Dentro Harold covano grandi inquietudini e conflitti interiori, ma il suo viaggio è emozionante, poetico. “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry” è girato in ordine sequenziale: da Kingsbridge a Berwick-Upon-Tweed. 62 giorni dall’inizio della camminata, e mancano solo 30 km all’arrivo. Il paesaggio che Harold attraversa, sia esso naturale che urbano, diventa qualcosa di più di uno sfondo, e il suo viaggio diventa un vero e proprio on the road della memoria. Basti pensare ai rapporti con coloro che il protagonista incontra lungo il tragitto: sono ritratti di un’umanità che sente il bisogno di condivisione anche quando finisce con il negare il bisogno stesso. Dentro “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry” ci sono il desiderio di un’ultima, folle avventura, il peso del tempo che passa e che scorre inesorabilmente, la consapevolezza di dover chiudere i conti col proprio passato, ma anche la possibilità di trasmettere qualcosa al prossimo. L’eccezionale storia di Harold Fry ci dimostra che tutto è possibile. E la visione della vita del protagonista contribuisce a rendere il film coinvolgente ed emozionante. Dal romanzo omonimo di Rachel Joyce, Hettie Macdonald è riuscita a dare vita a un piccolo grande film, intimista e ottimista, una di quelle storie che, quando finiscono, ci fanno stare bene con noi stessi. E con un Jim Broadbent così pieno di umanità che ti viene voglia di abbracciarlo.

Data

04-04-2024
08-04-2024

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21 .15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Drammatico

Durata

108 minuti

In abbonamento

Incluso in abbonamento