L'ultima volta che siamo stati bambini

Regia: Claudio Bisio
Cast: A. Di Domenicantonio, V. Sebastiani, C. De Leonardis, L. McGovern

Trama

Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda Guerra Mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l’amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare, decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono il fratello Vittorio, milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell’Istituto per gli orfani che ospita Vanda.

Recensione

L’esordio di Claudio Bisio dietro la macchina da presa, ha più di un punto di contatto con quelli di coloro che nascevano come registi e sono diventati noti ed apprezzati nel panorama nazionale ed internazionale. Perché nella storia scelta, nel modo in cui è stata trasposta sullo schermo dalle pagine di un libro e in quello in cui è stata girata, si sente l’urgenza di condividere pensieri, riflessioni ed emozioni. Bisio guarda ai suoi giovanissimi e straordinari protagonisti con il desiderio di fare un film che arrivi al pubblico più vasto senza però scegliere soluzioni facili o scorciatoie narrative anche quando modifica, come è necessario fare, elementi anche importanti del romanzo. Si sente in lui la capacità di creare coesione al progetto che solo i bravi attori riescono ad ottenere da coloro che hanno scelto per trasformare la loro visione in gesti, parole, esternazione di sentimenti. Si comprende anche come abbia alle spalle una profonda conoscenza della commedia italiana degli anni Sessanta (e non solo) di cui coglie, in alcune scene, lo spirito senza per questo né fare falsi omaggi né realizzare copie conformi. Si consente inoltre anche un paio di battute che lo spettatore più accorto saprà decodificare con divertimento in un’Europa che dal febbraio 2022 è tornata a doversi misurare con la concretezza di una guerra: in questo senso il film si trasforma in un ammonimento. Lo fa però senza prediche e conservando una struttura binaria decisamente efficace. Se da un lato seguiamo alternativamente l’incedere dei bambini e di chi li vorrebbe raggiungere per riportarli indietro, abbiamo anche l’alternanza tra situazioni divertenti che strappano sorrisi e risate ed altre in cui un profondo senso di umanità si trasforma in commozione senza forzature. L’esordio alla regia di Claudio Bisio, che adatta per il grande schermo l’omonimo romanzo di Fabio Bartolomei, è un film che convince, in cui ci si mette ad altezza di bambino per raccontare un fatto tragico come il rastrellamento del ghetto di Roma, accaduto esattamente 80 anni fa. A fare la differenza è il giovanissimo cast, formato da attori che non soltanto sono bravi, ma hanno anche una perfetta chimica tra loro.

Data

16 Nov. 2023
20 Nov. 2023

Orario

- Giovedì: 18.30 - 2115
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15

Genere

Commedia

Durata

106 minuti

Fuori abbonamento

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