Regia: Margherita Buy
Cast: M. Buy, A. Bonaiuto, G. Michelini, E. Axen, F. Colella
Anna B. è un’attrice con una carriera avviata, un film da girare in Corea e una dannata paura di volare. L’aviofobia, ereditata dal padre come una malattia, ha condizionato la sua vita, la relazione con la figlia che vuole volare a Stanford e con la sua agente che vuole ‘spedirla’ oltre i confini della fiction nazionale. Abortito l’ultimo volo, (si) è costretta a terra e ai piccoli compromessi delle cose terrene. Ma capirà molto presto che giù dallo schermo non ci sono controfigure e qualche volta tocca buttarsi. Decide allora di iscriversi a un corso per aggirare le sue strategie di evitamento. Uno stage antistress per accendere i motori e finalmente decollare….
In ogni film è possibile reperire quella che potremmo definire “la sequenza di DNA”, una successione di informazioni che fa luce su un’opera attraverso le sue fonti d’ispirazione, i suoi modelli. Quelli di Volare, debutto alla regia di Margherita Buy, affondano nell’immaginario cinematografico di Carlo Verdone e di Giuseppe Piccioni, di Ferzan Özpetek e di Nanni Moretti, ma l’evidenza più flagrante è rintracciabile nelle performance della Buy. Volare, commedia senza ali “felice di stare quaggiù”, è quello che resta per sempre, intatto e identico, di Margherita Buy. L’espressione genica da cui tutto riparte, la matrice della sua creazione. Per la sua prima volta da regista, Margherita Buy non resiste alla tentazione di raccontare quello che conosce meglio. Nei passi avanti della sua eroina ci sono evidentemente i suoi, c’è una donna che ride dei suoi abbagli, consapevole che affermare i propri difetti è ancora il modo migliore di attenuarli. Musa e presenza luminosa degli autori che invita idealmente ‘a tavola’, soltanto Giuseppe Piccioni fa presenza fisica, rompe indugi e camicia di forza per farsi autrice del suo ‘gioco’ pieno di pudore, humour e una sollecitudine che sembra infinita. La maniera ‘in apprensione’ di Margherita Buy è qualcosa che vorremmo abbracciare e confortare e di cui non potremmo mai fare a meno, è la firma di questa silhouette bionda che sembra sempre altrove. Buy dirige Buy in un ritratto che mostra e parla di lei. Da vicino, molto vicino. Ancorata a terra, Anna B. vorrebbe volare ma inciampa sulla vita e su un copione che decripta brillantemente la complessità che la abita. Fuori dal mondo o dentro spazi bianchi, Margherita Buy sembra cercare e poi trovare la nota giusta, non nel senso della verosimiglianza o del naturalismo, ma nel senso di ciò di cui la scena ha veramente bisogno per raggiungere il suo equilibro e installare la posta in gioco. Sempre sull’orlo di una crisi di nervi o di un precipizio, suscita ancora una volta la meraviglia di vedere un personaggio fare della sua timidezza la chiave della sua riuscita, rivelandone il potenziale burlesco e la svagata sincerità. Non tutto funziona nella cabina di pilotaggio, la regista perde qualche volta quota, ritmo e redini dei suoi attori – alcuni eccedono, altri frenano – ma i vuoti d’aria si compensano col cuore.
07-03-2024
11-03-2024
- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00 - 18.30 - 21.15
Commedia
100 minuti
Non incluso in abbonamento